Arciconfraternita della Morte ed Orazione in Voltri

Ente ecclesiastico civilmente riconosciuto

Arciconfraternita della Morte ed Orazione in Voltri, ente ecclesiastico civilmente riconosciuto con Regio Decreto n. 1276 del 28.06.1934 (G. U. n. 187 del 10.08.1934), nacque nel 1605 con l’operato dei componenti della Compagnia di Pietà istituita nella Parrocchia dei santi Nicolò ed Erasmo: in due camere, poste al primo piano di un palazzo, furono ospitati i primi malati bisognosi. La terza stanza aveva funzione di infermeria.

Il 18 gennaio 1612 la Compagnia di Pietà si associò all’Arciconfraternita romana Mortis et Orationis con sede presso Santa Maria alla Minerva, acquisendone la denominazione.

        Nel 1625 fu iniziata la costruzione di un Oratorio a ridosso dell’infermeria: fu ultimato l’anno successivo e benedetto il 26 ottobre. Da allora venne denominato oratorio “Morte ed Orazione”, o dei “Neri”, indicato così perché un tempo i confratelli, quando accompagnavano un corteo funebre, erano vestiti di nero ed indossavano un cappuccio della stessa tinta.

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Le tavole di fondazione dell’Arciconfraternita furono approvate dall’Autorità Ecclesiastica il 30 ottobre 1648. I Capitoli, invece, il 21 maggio 1871. Furono modificati, la prima volta, nell’aprile 1903 con il Governatore Giulio Piccardo, e una seconda volta il 9 settembre 1951.

        Nel corso degli anni e dei secoli, l’Arciconfraternita si occupò di gestire e amministrare l’ospedale e il 23 aprile 1962 venne inaugurato il secondo nosocomio voltrese in località Castéllèa, anch’esso dedicato a San Carlo Borromeo: questo ospedale è conosciuto come San Carlo Nuovo.

        In entrambi i nosocomi resero servizio le suore della Misericordia (le quali hanno lasciato Voltri nel 2011 circa con il passaggio della gestione dell’ospedale  alle Chiese Evangeliche): a metà del 1800, l’allora arciprete di sant’Erasmo, Benedetto Quartino, chiese alla santa Rossello un aiuto in termini di forze lavorative: dieci suore da impiegarne sei nella scuola femminile e quattro nell’ospedale. La stessa santa, il 10 aprile 1858, accompagnò le dieci suore ricordando a loro il suo programma di vita “Cuore a Dio, mani al lavoro”.

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L’esigenza di governare l’ospedale aveva portato alla creazione di un’Opera Pia, nominata Opera Pia dell’Ospedale san Carlo dell’Arciconfraternita della Morte ed Orazione in Voltri. Questa Opera Pia rimase attiva sino al 1968, poi divenne Ente Ospedaliero di Zona  fino al 1° luglio 1980 (a seguito di riforma degli ospedali: Legge 833 del 27.12.1978). Dall’agosto 1993 l’U.S.L. n. 8 venne assorbita dalla U.S.L. n. 3, divenuta in seguito Azienda Sanitaria Locale n. 3 Genovese.